Pellegrini…..siamo partiti così in una giornata di inizio Novembre. Sveglia presto, occhiaie, tanto sonno, ma la voglia comune di passare una giornata insieme. Due bus, ma un’unica meta. Pronti! Partenza! Via! L’alba ancora lontana e le prime gocce di pioggia segnano la partenza. Zaini a bordo e primi appelli, ci siamo tutti. La meta è ancora lontana, il viaggio appena iniziato, i giovani cantano e la gioia che sprigionano coinvolge tutti.
Si arriva a Pompei e ci si dirige verso la Basilica per la celebrazione della Santa Messa presieduta dall’Arcivescovo di Pompei Mons. Tommaso Caputo e concelebrata dal nostro parroco don Serafino Bianco. Ci si riunisce attorno alla Mensa Eucaristica insieme ai tanti pellegrini accorsi in uno dei Santuari più grandi del Sud Italia. La Parola di Dio coinvolge tutti, facendo superare i problemi di una società radicata sempre più al materialismo.
Alla fine della celebrazione ci si ritrova tutti per far visita al maestoso Santuario. La storia dice che fu costruito in tempi diversi: l’originario, a croce latina fu eretto tra il 1876 e il 1891; per accogliere i numerosi fedeli però tra il 1934 e il 1939 è stato ampliato mantenendo la struttura a croce latina.
Grazie alla disponibilità della direzione della Basilica, l’intero gruppo ha la possibilità di consumare il pranzo a sacco all’interno dell’area del Santuario.
Il programma del pomeriggio vede come meta la visita agli scavi archeologici di Pompei. La nostra guida ufficiale Eugenio Maria Taverna, studente di Archeologia, traccia con ordinaria precisione i cenni storici, percorrendo i sentieri di una civiltà sommersa dalla furia del Vesuvio.
Infreddoliti e con qualche goccia di pioggia si torna nei Bus per il viaggio di ritorno. Si torna arricchiti nell’animo da questa esperienza particolare di comunicazione e di condivisione affettiva e concreta: abbiamo infatti viaggiato, mangiato, pregato, cantato, comunitariamente, come nel Salmo 122, in cui tutti si dichiarano fratelli e amici, preoccupati della comune casa del Signore, pieni di gioia di stare insieme.
Ecco alcune foto di questa profonda esperienza: